All’interno di un palazzo ottocentesco del centro di Firenze, un ampio spazio, una volta sede di una banca, è l’occasione per reinventare una casa per un mercante d’arte e la sua collezione privata. Lo spazio si sviluppa attorno ad un piccolo giardino e le ampie aperture sottolineano il rapporto fra interno ed esterno. La scelta di materiali pregiati, come il travertino rosso di persia e il legno di wengè, va ad incorniciare un intervento di minimalismo dell’involucro che lascia spazio di protagonismo alle opere d’arte. Anche gli impianti sono completamente a scomparsa nel pavimento e nei controsoffitti.